Colamussi: da sindacati inutili allarmismi su stazione Matera: nuovo sistema garantisce sicurezza

Pubblicato il 06/05/2015

FAL, DA SINDACATI INUTILI ALLARMISMI SU STAZIONI MATERA 

IL NUOVO SISTEMA DI CONTROLLO GARANTISCE SICUREZZA  

“Sono inutili, pretestuosi ed irresponsabili gli allarmismi lanciati oggi dalle segreterie provinciali di Matera e dalle rappresentanze sindacali territoriali Fal di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti sui presunti rischi a passeggeri e utenti delle Ferrovie Appulo Lucane connessi alla introduzione in servizio di impianti tecnologici C.T.C. (Controllo Centralizzato Del Traffico) sulla linea Bari/Matera e Altamura/Gravina. E’ vero il contrario: il tele-controllo a distanza delle stazioni, delle linee e dei treni (peraltro tutti nuovi e dotati di moderne tecnologie ) che avviene tramite CTC ma anche tramite apparecchi di videosorveglianza, rappresenta un salto di qualità in termini di sicurezza dei passeggeri, che la nostra gestione ha installato riducendo un altro gap infrastrutturale”. Lo dichiara in una nota il Presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Matteo Colamussi, rispondendo alla lettera che i Sindacati hanno inviato al Prefetto di Matera, al Presidente della Regione Basilicata, all’assessore regionale ai Trasporti, al sindaco di Matera e all’assessore comunale ai trasporti e mobilità, alle  Associazioni Federconsumatori-Adiconsum-Adoc di Matera, alle Ferrovie Appulo Lucane srl e ai lavoratori F.A.L. “Le accuse lanciate dai sindacati che, irresponsabilmente, allarmano gli utenti – spiega Colamussi – sono tutte infondate: la stazione di Villa Longo, contrariamente a quanto sostengono i Sindacati, non viene affatto disabilitata ma solo ‘depresenziata’ di un capostazione che già oggi fungeva da mero osservatore posto che quella stazione già da tempo è telecomandata a distanza senza alcun rischio per nessuno. Quanto all’incremento del servizio che a detta dei Sindacati non viene garantito, esso non ha nulla a che vedere con la presenza o meno di un capostazione ma con il numero dei treni e dei i posti offerti all’utenza, notevolmente aumentati negli ultimi anni, nuovi di zecca e dotati di tutti i confort. A Villa Longo poi restano comunque le attività commerciali, delegate anche alla vendita dei biglietti e fornire informazioni all’utenza, con notevole risparmio per l’azienda. Ulteriori interazioni con l’utenza sono poi garantite da altri sistemi tecnologici in parte già attivati, in parte in via di attivazione. E’ poi falso che Villa Longo rappresenta una Stazione ad alta frequentazione di viaggiatori’ (lo è Matera centrale che da almeno 25 anni è impresenziata) così come è falso che a Villa Longo avvenga il cosiddetto ‘comporto’ (coincidenza treno/autobus) spostato già da tre anni a Matera centrale.  Quanto a Matera Sud – spiega ancora Colamussi – lì i manovratori non servono più giù da tempo perché in provincia di Matera arrivano solo treni Stadler dotati agganci e sganci automatici, attuati direttamente dal macchinista del treno; non vi sono scambi a mano, né movimenti di piazzale che richiedano la presenza di manovratori per garantire sicurezza e regolarità all’esercizio.  Infine riguardo la mancanza di personale Fal nella parte interrata della stazione di Matera centrale, è sempre stato così, come del resto è in tutte le stazioni interrate del mondo (vedi metropolitane italiane e straniere) dove, come nelle nostre stazioni, vi sono telecamere e servizi di videosorveglianza sempre attivi.  Com’è noto a tutti i dipendenti, ai Sindacati e anche ai destinatari della loro missiva che con questo management collaborano attivamente e fattivamente da sette anni al miglioramento delle nostre linee e dei nostri servizi, le Fal a Matera stanno realizzando grandi progetti di potenziamento e di aumento delle linee e dei servizi nonché di ammodernamento delle strutture che riguardano anche Matera centrale. Non vorremmo – conclude Colamussi – che il tentativo in atto di denigrare tutto quello che abbiamo fatto in questi ultimi sette anni, oltre che la febbre da campagna elettorale, stia colpendo anche chi dovrebbe occuparsi esclusivamente della tutela dei lavoratori”.